opera
simbiosi
categoria | Pittura |
soggetto | Politico/Sociale, Paesaggio, Figura umana, Bellezza |
tags | globalismo, mercato, decoro, moralizzazione, rifiuti, consumismo, spazio urbano, marginalizzazione, pianificazione urbana |
base | 80 cm |
altezza | 70 cm |
profondità | 3 cm |
anno | 2020 |
olio su tela
In una società globalizzata, dove i principi del mercato impongono un consumo che comporta una sconcertante quantità di scarti, tanto da imporre pressanti campagne di raccolte differenziate, in definitiva in una società ‘della spazzatura’, lo spazzino continua a essere considerato una sorta di paria, a stretto contatto con quei residui, con quello ‘sporco’ che la società medesima ci impone come corollario necessario: essenziale al mantenimento di un decoro urbano considerato imprescindibile, egli nonostante tutto è idealmente collocato ai margini della comunità, in uno spazio di confine fra il mondo umano e un mondo altro, più prossimo in fondo a quello delle bestie che dei rifiuti si nutrono
In una società globalizzata, dove i principi del mercato impongono un consumo che comporta una sconcertante quantità di scarti, tanto da imporre pressanti campagne di raccolte differenziate, in definitiva in una società ‘della spazzatura’, lo spazzino continua a essere considerato una sorta di paria, a stretto contatto con quei residui, con quello ‘sporco’ che la società medesima ci impone come corollario necessario: essenziale al mantenimento di un decoro urbano considerato imprescindibile, egli nonostante tutto è idealmente collocato ai margini della comunità, in uno spazio di confine fra il mondo umano e un mondo altro, più prossimo in fondo a quello delle bestie che dei rifiuti si nutrono