SIMULTANEO

opera
SIMULTANEO
SIMULTANEO
categoria Altro
soggetto Astratto
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base 240 cm
altezza 80 cm
profondità 5 cm
anno 2021
" SIMULTANEO " 
Giorgio Centovalli = Simultaneo
Giorgio Centovalli, con Simultaneo arricchisce il proprio ambito di ricerca concentrandosi nell'elaborazione di trascrizioni visive di teorie scientifiche, con particolare riguardo alle dinamiche della meccanica quantistica e della termodinamica, già avviate sottoforma di installazione scultorea con Timeless 2018, presentata a Viterbo in occasione di Keramikos 2018. Nel suo lavoro interviene un cambio di statuto degli elementi impiegati, il messaggio iniziale si conserva pur frammentandosi il supporto iniziale, che nella fattispecie è dato da una serie di vecchi quotidiani che Centovalli assembla in un collage ordinato e contornato da lana di pecora. In questo modo l'artista reinterpreta liberamente il Teorema di Claude Shanon, che 1948 associava alle dinamiche che regolamentano l'entropia, i processi di trasferimento di informazioni contenuti in una fonte di codici. In Centovalli però la teoria dell'informazione si fa teoria della comunicazione, come Umberto Eco ipotizzava già nel 1966 infatti, quando dal dispositivo l'informazione di un codice ordinato, passa a un recettore che non è un macchina, ma l'uomo, il messaggio è soggetto a nuove interpretazioni e tende nuovamente all'entropia e necessita quindi di un nuovo filtro. É questo il processo che risiede di fatto nell'opera d'arte come dispositivo che ha come referente l'uomo ed è quindi soggetta a letture soggettive e molteplici. Inoltre l'autore interviene mettendo in crisi il codice naturale degli oggetti aggiungendo nuovi significati. Centovalli si inserisce su questo processo riflettendo su di un dispositivo di informazione come il quotidiano storico, individuato come fonte di calore dato dalla tattilità del foglio stesso, ma anche dal calore umano generato dallo scambio di idee che attraverso la lettura condivisa del giornale, che avveniva come comportamento diffuso almeno fino al secolo scorso. Questo calore si interrompe con i dispositivi informatici contemporanei, filtri freddi e distaccati, in cui il contatto avviene solo attraverso uno strumento di mediazione, lo schermo, che attenua emozioni e umanità. La lana interviene dunque come elemento naturale di protezione di quel tiepido calore umano emanato dal dispositivo analogico come il giornale che sopravvive in frammenti nella cultura contemporanea e che il visitatore è invitato a toccare come estremo tentativo di fissare in un punto di equilibrio il caos entropico odierno, invitando l'osservatore a recuperare il contatto con le cose e le persone in nuove relazioni conferendo nuovo calore nella gelida stagione che l'umanità sta vivendo.
                                                                                                                                                               Lorenzo Fiorucci
artista
Giorgio Centovalli
Artista, Città di Castello
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