opera
SOLOGAMY
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | sologamia, sologamy |
base | 80 cm |
altezza | 170 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2023 |
SOLOGAMY
[so-lo-ga-mì-a] sostantivo femminile Unione matrimoniale di una persona con sé stessa.
La sologamia è una profonda filosofia di vita fondata sul principio di autoconsapevolezza e autodeterminazione, la piena realizzazione di sè senza privare gli altri di qualcosa, anzi, grazie a questa nuova presa di coscienza e autoconsapevolezza arricchisci la tua esperienza sociale e le tue relazioni.
Dal 2021 Elena Ketra si interessa al tema della Sologamia come fenomeno sociale, e da qui nascono le opere specchiate SOLOgaMIA e Nontiscordardite. Nel 2022, in collaborazione con la galleria Supermartek, l’artista sviluppa Sologamy.org, la performance digitale attraverso la quale per la prima volta è possibile sposare se stessə. Inserendo i propri dati, “in virtù dell’arte e dell’amore” viene rilasciato gratuitamente il certificato personale che attesta il proprio matrimonio sologamico. Il certificato è unico ed esclusivo, in quanto riporta il proprio nome e cognome e rappresenta esso stesso un’opera d'arte, unica ed esclusiva. Il progetto è un'autentica dichiarazione d'amore a noi stessə, è la presa di coscienza di sé e delle proprie capacità, forza e bellezza, al di là di diktat estetici, sociali e sessuali uniformanti. Il progetto Sologamy rappresenta la prima vera forma di inclusione sociale, se prima impari ad accettare e amare te stessə, poi potrai accettare e amare anche gli altri.
STORIA DELLA SOLOGAMIA
In Occidente si racconta che il primo caso sia avvenuto negli Stati Uniti nel 1993, quando una certa Linda Baker per festeggiare il suo quarantesimo compleanno decise di sposare sé stessa, come atto di amore profondo per la propria persona. Avvengono poi altri casi nel mondo, ma non richiamano l’attenzione, sono episodi unici e sporadici. Approda poi - in sordina - sul grande schermo nel 2003 in un episodio della serie televisiva Sex and the City, quando la protagonista Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, annunciò che si sarebbe sposata con sé stessa. Erano tutti i primi segnali di un fenomeno sociale sul nascere. E arriviamo ai giorni nostri, diversi sono stati i matrimoni sologamici soprattutto all’estero, uno su tutti ha fatto il giro del mondo quello di Kshama Bindu, la ventiquattrenne di Vadodara, che entra nella storia dell'India rompendo un tabù e affermando che tale scelta è stata dettata per condurre: “uno stile di vita che mi aiuti a crescere e fiorire nella persona più viva, bella e profondamente felice che possa immaginare.”. Secondo diversi report, la sologamia quindi è divenuta una realtà tangibile, non una moda passeggera, ma un sentire contemporaneo di un’autentica rivendicazione di indipendenza che sta interessando anche l’Italia.
Al progetto performativo ne è seguita "Sologamia", la prima pubblicazione italiana che racconta il fenomeno della sologamia nel mondo tra filosofia di vita e arte.
[so-lo-ga-mì-a] sostantivo femminile Unione matrimoniale di una persona con sé stessa.
La sologamia è una profonda filosofia di vita fondata sul principio di autoconsapevolezza e autodeterminazione, la piena realizzazione di sè senza privare gli altri di qualcosa, anzi, grazie a questa nuova presa di coscienza e autoconsapevolezza arricchisci la tua esperienza sociale e le tue relazioni.
Dal 2021 Elena Ketra si interessa al tema della Sologamia come fenomeno sociale, e da qui nascono le opere specchiate SOLOgaMIA e Nontiscordardite. Nel 2022, in collaborazione con la galleria Supermartek, l’artista sviluppa Sologamy.org, la performance digitale attraverso la quale per la prima volta è possibile sposare se stessə. Inserendo i propri dati, “in virtù dell’arte e dell’amore” viene rilasciato gratuitamente il certificato personale che attesta il proprio matrimonio sologamico. Il certificato è unico ed esclusivo, in quanto riporta il proprio nome e cognome e rappresenta esso stesso un’opera d'arte, unica ed esclusiva. Il progetto è un'autentica dichiarazione d'amore a noi stessə, è la presa di coscienza di sé e delle proprie capacità, forza e bellezza, al di là di diktat estetici, sociali e sessuali uniformanti. Il progetto Sologamy rappresenta la prima vera forma di inclusione sociale, se prima impari ad accettare e amare te stessə, poi potrai accettare e amare anche gli altri.
STORIA DELLA SOLOGAMIA
In Occidente si racconta che il primo caso sia avvenuto negli Stati Uniti nel 1993, quando una certa Linda Baker per festeggiare il suo quarantesimo compleanno decise di sposare sé stessa, come atto di amore profondo per la propria persona. Avvengono poi altri casi nel mondo, ma non richiamano l’attenzione, sono episodi unici e sporadici. Approda poi - in sordina - sul grande schermo nel 2003 in un episodio della serie televisiva Sex and the City, quando la protagonista Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, annunciò che si sarebbe sposata con sé stessa. Erano tutti i primi segnali di un fenomeno sociale sul nascere. E arriviamo ai giorni nostri, diversi sono stati i matrimoni sologamici soprattutto all’estero, uno su tutti ha fatto il giro del mondo quello di Kshama Bindu, la ventiquattrenne di Vadodara, che entra nella storia dell'India rompendo un tabù e affermando che tale scelta è stata dettata per condurre: “uno stile di vita che mi aiuti a crescere e fiorire nella persona più viva, bella e profondamente felice che possa immaginare.”. Secondo diversi report, la sologamia quindi è divenuta una realtà tangibile, non una moda passeggera, ma un sentire contemporaneo di un’autentica rivendicazione di indipendenza che sta interessando anche l’Italia.
Al progetto performativo ne è seguita "Sologamia", la prima pubblicazione italiana che racconta il fenomeno della sologamia nel mondo tra filosofia di vita e arte.