opera
The head in the ball
categoria | Scultura |
soggetto | Politico/Sociale, Figura umana, Bellezza |
tags | sport, basketball, urban |
base | 50 cm |
altezza | 150 cm |
profondità | 50 cm |
anno | 2019 |
PLA, SMALTO INDUSTRIALE, FOGLIA ORO ZECCHINO, FERRO - ESEMPLARE UNICO
Cultura e movimento, un confronto tra noi stessi e gli altri. L’agonismo, un impegno strenuo come volontà di vincere. Non c’è vittoria senza sfida, non c’è vita senza la passione di pensare che un solo salto ci farà volare.
M.J. Tocca il cielo, sospeso nell’aria per un momento eterno. Jordan, come icona, una superstar, un simbolo, una persona.
La motivazione per una rivoluzione culturale, un terremoto che ha diviso passato e presente che ha contribuito a collegare un’intera generazione con un nuovo modo di pensare, di partecipare.
Sogni portati dai metalli arrugginiti di un campo da gioco al parquet di un campo da basket. Un uomo che salta, e in un momento che sembra per sempre, respira vita e soddisfazione come un atto di silenzio personale.
Perché il silenzio è un modo di parlare, se ci si ferma un secondo e si concentra, si può imparare ad ascoltarlo. L’arte è la contemplazione di quel momento, un gesto atletico inconscio, la parabola di un colpo a 3 punti, l’inno di gioia davanti al coro, gli applausi, l’acclamazione.
Cultura e movimento, un confronto tra noi stessi e gli altri. L’agonismo, un impegno strenuo come volontà di vincere. Non c’è vittoria senza sfida, non c’è vita senza la passione di pensare che un solo salto ci farà volare.
M.J. Tocca il cielo, sospeso nell’aria per un momento eterno. Jordan, come icona, una superstar, un simbolo, una persona.
La motivazione per una rivoluzione culturale, un terremoto che ha diviso passato e presente che ha contribuito a collegare un’intera generazione con un nuovo modo di pensare, di partecipare.
Sogni portati dai metalli arrugginiti di un campo da gioco al parquet di un campo da basket. Un uomo che salta, e in un momento che sembra per sempre, respira vita e soddisfazione come un atto di silenzio personale.
Perché il silenzio è un modo di parlare, se ci si ferma un secondo e si concentra, si può imparare ad ascoltarlo. L’arte è la contemplazione di quel momento, un gesto atletico inconscio, la parabola di un colpo a 3 punti, l’inno di gioia davanti al coro, gli applausi, l’acclamazione.