opera
uno, due, tre
categoria | Pittura |
soggetto | Politico/Sociale, Figura umana, Astratto |
tags | capovolto, monster, like, instagram, scrostato, muro, affresco, bambina, cinema, jarecki, film, capturing the friedmans, cronaca, recensioni, pittura, tela, transfer, collage, bambini, pedofilia, ricordi, famiglia, tecnica mista, uno, pittura, fotografia, acrilico, mostri, volto, collage, due |
base | 103 cm |
altezza | 100 cm |
profondità | 2 cm |
anno | 2022 |
acrilico, acquerello e transfer su tela - copia unica - trittico
Uno - 33 x 48 x 2 cm, Due - 50 x 80 x 2 cm , Tre - 20 x 100 x 2 cm
Serie dedicata all'immagine dell'inconscio collettivo. Appropriazione della "furia delle immagini" che plasma il nostro immaginario e modifica la percezione della realtà. In "Uno" l'immagine, composta da più fotografie tratte dalla rete, diviene fotogramma della memoria, un'infanzia via via sbiadita, mai nitida. In "Due" le immagini, tratte da opere d'arte pubblicate su Instagram, rendono visibile la percezione deformata della realtà, la percezione del sé e dell'altro come mostro, inquietudine informe; in "Tre" le immagini sono tratte da fotogrammi di un film che del "mostro" in famiglia rivela il lato umano, accostate a rielaborazioni grafiche di foto famigliari private e pagine di giornali che recensiscono il mio lavoro: ciò che produciamo è ciò che siamo, e ciò che siamo lo scopriamo quando qualcosa che apparentemente non ci riguarda si insinua nel nostro inconscio.
Uno - 33 x 48 x 2 cm, Due - 50 x 80 x 2 cm , Tre - 20 x 100 x 2 cm
Serie dedicata all'immagine dell'inconscio collettivo. Appropriazione della "furia delle immagini" che plasma il nostro immaginario e modifica la percezione della realtà. In "Uno" l'immagine, composta da più fotografie tratte dalla rete, diviene fotogramma della memoria, un'infanzia via via sbiadita, mai nitida. In "Due" le immagini, tratte da opere d'arte pubblicate su Instagram, rendono visibile la percezione deformata della realtà, la percezione del sé e dell'altro come mostro, inquietudine informe; in "Tre" le immagini sono tratte da fotogrammi di un film che del "mostro" in famiglia rivela il lato umano, accostate a rielaborazioni grafiche di foto famigliari private e pagine di giornali che recensiscono il mio lavoro: ciò che produciamo è ciò che siamo, e ciò che siamo lo scopriamo quando qualcosa che apparentemente non ci riguarda si insinua nel nostro inconscio.