opera
Vacuo n°1
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale, Paesaggio, Astratto, Architettura |
tags | |
base | 55 cm |
altezza | 95 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2017 |
"Vacuo n°1"
-Tecnica : assemblage di materiali di recupero, scarti elettronici e piante di geometri e architetti
- Tiratura : 1/1
Smontando varie tv lcd e plasma, trovate nel tempo davanti i rifiuti, ne scopro all’interno dei fogli molto particolari. Hanno la peculiarità di essere riflettenti e allo stesso tempo semitrasparenti.
La loro funzione originale sarebbe quella di distribuire la luce uniformemente su tutto lo schermo. Ma era diventata spazzatura, tra l’altro senza essere portata negli appositi centri di smaltimento.
Cosi decido farlo mio e inizia una nuova ricerca.
“vacuo n°1” è la prima di una serie di opere realizzate con il materiale appena descritto insieme a piante di geometri e architetti (anch’essi trovati all’interno di uno stabile abbandonato). Cosi si crea un dialogo tra gli spazi. Lo spazio reale e quello virtuale giocano tra di loro e un pò mettono alla prova.
Si tratta di un quadro che va vissuto, per forza di cose, come un installazione. Questo perché è un opera che cambia in base al nostro punto di riferimento. L’immagine che vediamo a volte ci sembra nitida , altre volte invece si sdoppia, triplica o anche quadruplica. Se cerchiamo di avvicinarsi pian piano rischiamo che svanisca e tutto si perde nel nulla.
Capisci che tutto dipende da te. Vacuo ti costringe, ti sforza e allo stesso tempo ti seduce ad osservare quelle planimetrie e mappe che rappresentano anche le grandi domande della vita.
Chi siamo? Ne abbiamo una reale consapevolezza? Ma soprattutto; la ricerchiamo?
-Tecnica : assemblage di materiali di recupero, scarti elettronici e piante di geometri e architetti
- Tiratura : 1/1
Smontando varie tv lcd e plasma, trovate nel tempo davanti i rifiuti, ne scopro all’interno dei fogli molto particolari. Hanno la peculiarità di essere riflettenti e allo stesso tempo semitrasparenti.
La loro funzione originale sarebbe quella di distribuire la luce uniformemente su tutto lo schermo. Ma era diventata spazzatura, tra l’altro senza essere portata negli appositi centri di smaltimento.
Cosi decido farlo mio e inizia una nuova ricerca.
“vacuo n°1” è la prima di una serie di opere realizzate con il materiale appena descritto insieme a piante di geometri e architetti (anch’essi trovati all’interno di uno stabile abbandonato). Cosi si crea un dialogo tra gli spazi. Lo spazio reale e quello virtuale giocano tra di loro e un pò mettono alla prova.
Si tratta di un quadro che va vissuto, per forza di cose, come un installazione. Questo perché è un opera che cambia in base al nostro punto di riferimento. L’immagine che vediamo a volte ci sembra nitida , altre volte invece si sdoppia, triplica o anche quadruplica. Se cerchiamo di avvicinarsi pian piano rischiamo che svanisca e tutto si perde nel nulla.
Capisci che tutto dipende da te. Vacuo ti costringe, ti sforza e allo stesso tempo ti seduce ad osservare quelle planimetrie e mappe che rappresentano anche le grandi domande della vita.
Chi siamo? Ne abbiamo una reale consapevolezza? Ma soprattutto; la ricerchiamo?