opera
Vittorio Emanuele I
categoria | Fotografia |
soggetto | Architettura |
tags | architettura, fine art, fotografia, palazzi abbandonati, luce, Caravaggio, architettura italiana, fotografia interni |
base | 120 cm |
altezza | 90 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2017 |
Stampa fotografica su carta baritata fine art montata su pannello dibond in alluminio ed incorniciata con cornice nera in alluminio (1 cm)
9 esemplari 120x90 cm e 5 esemplari 185x138 cm
Il salone principale di un palazzo nobiliare costruito a fine '600. I nomi dei luoghi vengono omessi per preservarne l'incolumità.
Questo palazzo rientra nei dieci palazzi al quali sono più affezionato per maestosità, è stato il mio primo palazzo nobiliare estremamente sfarzoso ad essere esplorato, per questo mantengo sempre un piacevole ricordo.
Sono talmente affezionato a questo palazzo che negli anni sono tornato numerose volte per riuscire a fotografare le sale con temperature di luce differenti, con il cambio di luce stagionale e delle ore del giorno. Mi capita spesso di tornare in un posto, ma in questo ci sarò tornato 6-7 volte.
In questo scatto ho aspettato la luce tenue di un tramonto di una giornata invernale. Nelle stanze ormai buie un ultimo fascio di luce faceva capolino dalla balconata retrostante. Ho voluto catturare la malinconia del momento con questa poltroncina semi distrutta e queste due cariatidi nobili ed artistiche che sembravano apprezzare la mia discrezione e il mio intento di dargli un ultimo nobile tributo.
9 esemplari 120x90 cm e 5 esemplari 185x138 cm
Il salone principale di un palazzo nobiliare costruito a fine '600. I nomi dei luoghi vengono omessi per preservarne l'incolumità.
Questo palazzo rientra nei dieci palazzi al quali sono più affezionato per maestosità, è stato il mio primo palazzo nobiliare estremamente sfarzoso ad essere esplorato, per questo mantengo sempre un piacevole ricordo.
Sono talmente affezionato a questo palazzo che negli anni sono tornato numerose volte per riuscire a fotografare le sale con temperature di luce differenti, con il cambio di luce stagionale e delle ore del giorno. Mi capita spesso di tornare in un posto, ma in questo ci sarò tornato 6-7 volte.
In questo scatto ho aspettato la luce tenue di un tramonto di una giornata invernale. Nelle stanze ormai buie un ultimo fascio di luce faceva capolino dalla balconata retrostante. Ho voluto catturare la malinconia del momento con questa poltroncina semi distrutta e queste due cariatidi nobili ed artistiche che sembravano apprezzare la mia discrezione e il mio intento di dargli un ultimo nobile tributo.