opera
(W)hole
categoria | Illustrazione |
soggetto | Paesaggio, Astratto |
tags | Dio, Ignoto, Fede, Sapere, Buio, Notte, Giorno |
base | 70 cm |
altezza | 50 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2018 |
n°2 stampe originali realizzate con tecnica linoleografica (foglio n°1 e n°3) e n°2 stampe originali realizzate con tecnica xilografica (foglio n°2 e n°4) e caratteri Fira Sans impresse su carta Fabriano Rosaspina 285gr/m² stampate a cucchiaio. Racconto originale.
― Trascrizione del racconto ―
[1.1] C'è una luce, che come uno spillo trafigge il tessuto del cielo.
È come uno spioncino dal quale sbircia Dio.
[1.2] Ma tu non la devi guardare, o ti brucerà le cornee, ti farà male.
Devi sempre voltargli le spalle, come fanno le montagne.
[1.3] In questa notte eterna, quella luce nutre i nostri campi,
amministra la terra come il cielo, non la disdegna, è gentile.
[2.1-2.3] "Sappiamo che di là c'è Dio, perché non sappiamo cosa ci sia."
[3.1] C'è un foro, una breccia nello specchio ialino del cielo.
Egli è Dio, e sta più in alto delle vette.
[3.2] Guardalo, sanguina: è il Dio che si sacrifica per noi.
Se non lo guardi, sarà empia la tua sorte.
[3.3] Su questa terra desolata egli riversa il proprio seme, la solca,
la ingravida; ed ella risponde con gioia, si agita e squassa.
[4.10-4.12] "Sappiamo che egli è Dio, perché non sappiamo cosa sia."
― Trascrizione del racconto ―
[1.1] C'è una luce, che come uno spillo trafigge il tessuto del cielo.
È come uno spioncino dal quale sbircia Dio.
[1.2] Ma tu non la devi guardare, o ti brucerà le cornee, ti farà male.
Devi sempre voltargli le spalle, come fanno le montagne.
[1.3] In questa notte eterna, quella luce nutre i nostri campi,
amministra la terra come il cielo, non la disdegna, è gentile.
[2.1-2.3] "Sappiamo che di là c'è Dio, perché non sappiamo cosa ci sia."
[3.1] C'è un foro, una breccia nello specchio ialino del cielo.
Egli è Dio, e sta più in alto delle vette.
[3.2] Guardalo, sanguina: è il Dio che si sacrifica per noi.
Se non lo guardi, sarà empia la tua sorte.
[3.3] Su questa terra desolata egli riversa il proprio seme, la solca,
la ingravida; ed ella risponde con gioia, si agita e squassa.
[4.10-4.12] "Sappiamo che egli è Dio, perché non sappiamo cosa sia."