ARTE fa rima con MORTE, sono nato pensando al giorno che me ne andrò e vivo nella speranza di avere il tempo per realizzare tutti i dipinti che mi scorrono davanti, mentre dormo ma soprattutto mentre sogno ad occhi aperti.
Per il video di presentazione ho scelto TIME dei PINK FLOYD soprattutto perché il testo esprime esattamente la mia vita, la paura che il tempo non mi basterà.
Da sempre mi sveglio alla mattina e nel buio della stanza vedo colori e forme riempire il buio e di giorno, spesso mi capita di vedere il mondo "NORMALE" scomparire e vedo tutto quello che mi circonda, deformarsi sotto la forza di energie sconosciute e quello che vedo apparire è un universo incredibile, dove meraviglia e spavento, sconcio e stupendo, vengono e n o r m e m e n t e amplificati.
Il mio modo di dipingere, è stato un costante mutamento, dal primo periodo, nel quale realizzavo dipinti a matrice surrealista ma sempre con uno stile ben preciso e assolutamente riconoscibile, classico e romantico, si sono sempre avvicendati e talvolta fusi in dipinti-scenografia, in allegorie, in metafore colorate.
C'è stata poi una fase di relazione dialettica tra forma e informale, sempre cercando l'equilibro tra i due antagonisti.
Nell' ultimo periodo, la perdita progressiva della vista, ha in realtà liberato ancor di più la mia pittura, che lascia meno spazio al mondo che vedo con gli occhi e molto di più al mondo che percepisco con la sensibilità, con l'anima, a mondi fantastici che si sovrappongono a quelli reali.
Paul Valéry, sosteneva che: "l'artista ha il compito di farci vedere le cose che vedremmo nel futuro" e lasciatemi aggiungere, o quello che altrimenti non avremmo visto mai!
Già da un quinquennio mi sono avvicinato alle tavole OSB, come Michelangelo sosteneva ché all' interno di un blocco di marmo è già presente l'opera, in queste tavole sono contenuti dei mondi, almeno quattro, semplicemente ruotando sui quattro lati il pannello, si possono scorgere, tuttavia poi per "liberare" uno dei mondi possibili, sarà inevitabile "sopprimere" definitivamente gli altri tre.
L' opera che ne esce è un blend di stili, che possono comprendere elementi dell' optical art, dello spazialismo di Fontana (in versione dipinta) o del atmosfera onirica e surreale dei personaggi di Chagall. In conclusione uno stile totalmente nuovo ed eclettico.
Credo, che il potenziale di questi insoliti supporti sui quali dipingere, non sia ancora stato completamente compreso e sfruttato... forse non lo sarà mai completamente, perché non possono esistere due tavole uguali, ancor prima di posarvi il pennello.
La ricerca prosegue... buona giornata a Voi tutti