Festival30 Ago 2023
All’interno delle varie manifestazioni e degli eventi che si svolgono in occasione della settimana del vetro di Venezia, propongo u […]
Nata a Perugia ma di origini veneziane, sono vissuta a Treviso, Padova e Firenze dove mi sono laureata in Filosofia.
Nel 1979 mi sono trasferita in Grecia dove ho lavorato come lettrice d’Italiano presso l’Università di Atene e come traduttrice.
Cofondatrice dell’atelier di pittura To Simeio (Il Punto) di Atene, sono stata allieva dell’artista Iorgos Rorris.
Ho partecipato a diverse mostre collettive in Italia e all’estero.
In Italia, a Padova, ho tenuto due mostre personali, nel 2015 presso la galleria La Teca e nel 2018 presso Le Scuderie di Palazzo Moroni.
Mie opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Attualmente vivo fra Padova ed Atene.
Mi dedico principalmente al figurativo, ma molte sono le mie incursioni nell’astratto, come nella serie di studi sui colori della Divina Commedia di Dante. Nel figurativo mi attraggono la figura umana e il ritratto, dove cerco di cogliere quel momento di sospensione della coscienza quando affiora -quasi un’epifania- lo sguardo interiore; la natura morta, spesso bottiglie e vetri di memoria morandiana, dove però –forse per via della mia origine veneziana- inseguo riflessi e trasparenze; gli interni, in particolare il succedersi dei flussi luminosi nei passaggi di stanze e corridoi; i paesaggi urbani, specie le imprevedibili e fulminanti geometrie ateniesi.
Ogni artista –suggerisce John Berger- nell’intera sua opera solitamente torna e ritorna su un tema di fondo costante, un soggetto continuo. Potrei dire che forse il mio tema è l’attraversamento, lo sguardo che va oltre, all’ infinito. Ecco allora i vetri, gli specchi, i liquidi, le vetrine, i corridoi, le finestre, dove il dentro e il fuori si riflettono, si confondono, si moltiplicano.
La pittura ad olio mi aiuta in questa mia ricerca, permettendomi di sovrapporre i colori in lievità, strato su strato.