Le mie opere sono quadri realizzati a partire dal periodo negli anni '90 in cui frequentavo l'università a Pisa.
I miei coinquilini gentilmente decisero di donarmi cavalletto e colori, invogliati dalla mia inclinazione a dipingere usando strumenti di fortuna.
I miei quadri rappresentano forme riconoscibili e nascono da un disegno.
Il disegno è da sempre per me una forma di evasione ed è stato mio compagno durante lo studio, nei momenti di difficoltà, nelle mie pause di riflessioni e nei periodi di solitudine.
Cosa c'è dunque nei miei quadri? I miei quadri sono autoritratti. Ritraggono un mio pensiero, un'idea, una visione, un particolare momento emotivo.
Sono come istantanee che traspongono su tela quei disegni in cui da sempre trasferisco quasi inconsciamente emozioni e idee.
Rappresentano spessissimo volti, con gli occhi chiusi ma pieni di immagini: "teste" che immaginano, vedono, plasmano, sognano, fabbricano o trasmutano la realtà sono la rappresentazione di me e dei miei pensieri: mondi immaginari, eppure reali prendono forma in queste rappresentazioni a occhi chiusi.
Queste istantanee della mia percezione del mondo diventano strumenti di indagine di me stesso, del tempo in cui viviamo e della società.
Il mio stile sente l'influenza di artisti Pop come Keith Haring, del fumetto - in particolare di artisti come Jacovitti e Andrea Pazienza - e della Street Art.
Le tecniche utilizzate: un mix di olio, acrilico, pastelli e pennarelli.
I miei coinquilini gentilmente decisero di donarmi cavalletto e colori, invogliati dalla mia inclinazione a dipingere usando strumenti di fortuna.
I miei quadri rappresentano forme riconoscibili e nascono da un disegno.
Il disegno è da sempre per me una forma di evasione ed è stato mio compagno durante lo studio, nei momenti di difficoltà, nelle mie pause di riflessioni e nei periodi di solitudine.
Cosa c'è dunque nei miei quadri? I miei quadri sono autoritratti. Ritraggono un mio pensiero, un'idea, una visione, un particolare momento emotivo.
Sono come istantanee che traspongono su tela quei disegni in cui da sempre trasferisco quasi inconsciamente emozioni e idee.
Rappresentano spessissimo volti, con gli occhi chiusi ma pieni di immagini: "teste" che immaginano, vedono, plasmano, sognano, fabbricano o trasmutano la realtà sono la rappresentazione di me e dei miei pensieri: mondi immaginari, eppure reali prendono forma in queste rappresentazioni a occhi chiusi.
Queste istantanee della mia percezione del mondo diventano strumenti di indagine di me stesso, del tempo in cui viviamo e della società.
Il mio stile sente l'influenza di artisti Pop come Keith Haring, del fumetto - in particolare di artisti come Jacovitti e Andrea Pazienza - e della Street Art.
Le tecniche utilizzate: un mix di olio, acrilico, pastelli e pennarelli.