Ripetitivi come la quotidianità, gli oggetti ed i mobili sono sempre vivi e presenti, si moltiplicano e aumentano come ricordi; si usurano e vengono gettati per essere sostituiti da un presente sempre più consumato.
Ammassato, stratificato, sporco, il cemento travolge il passato con tagli arroganti inglobando tutto ciò che si trova sulla sua strada.
Il rumore, stridulo, assordante, disinteressato, prima ti rende vigile ma la sua persistenza genera poi abitudine e conformazione, fino a rovinare la sostanza.
Un mondo attuale che abusa di tutto anche delle proprie parole, che non si guarda indietro e mai si proietta avanti. Quello che conta è il bisogno attuale fatto di azioni, esperienze temporanee e di cose sempre nuove, un continuo dibattito con l’individualità ormai troppo ricercata per essere tale.
Ammassato, stratificato, sporco, il cemento travolge il passato con tagli arroganti inglobando tutto ciò che si trova sulla sua strada.
Il rumore, stridulo, assordante, disinteressato, prima ti rende vigile ma la sua persistenza genera poi abitudine e conformazione, fino a rovinare la sostanza.
Un mondo attuale che abusa di tutto anche delle proprie parole, che non si guarda indietro e mai si proietta avanti. Quello che conta è il bisogno attuale fatto di azioni, esperienze temporanee e di cose sempre nuove, un continuo dibattito con l’individualità ormai troppo ricercata per essere tale.