Sono nata a Castrovillari, una cittadina della provincia calabrese al centro di un parco nazionale, troppi anni fa. Probabilmente la mia affezione per la natura e per l'ambiente è un eredità del posto in cui sono cresciuta. Dopo il Liceo Classico, ho frequentato l'Accademia di Belle Arti di Bari ma ben presto ho deciso di indirizzare la mia creatività nell'attività di stilista e imprenditrice del settore moda, fino al 2010 quando ho scelto di concretizzare quelle che da sempre sono le mie maggiori propensioni: la pittura e la scrittura, convinta che la poesia non sia altro che l'anello di congiunzione fra l'immagine e il pensiero e la pittura il codice crittografico per tradurlo. Nel 2013 ho finito di scrivere il mio primo libro, Vite da prismi. Nel 2019 ho iniziato ad esporre in mostre e a rendere pubblico il mio lavoro. Di me posso dire che sono allergica al buonismo, al politicamente corretto e ai luoghi comuni e che sono convinta che la libertà dell'arte non stia nella trasgressione ma nell'indipendenza da ogni forma di chiusura o limite al proprio essere, al proprio pensiero, e che tutto ciò che è espressione artistica non si faccia plasmare dalle cose in sé ma si espanda in forma libera, seguendo fattori e confini essi stessi in continua trasformazione, così da generare libero pensiero, creatività, estro, che non sono schiavi di nulla, neanche del concetto stesso di creatività, pensiero libero, estro. Così come sono convinta che non servano falsi motori all'estro creativo, supplenti temporanei dell'impeto artistico, impeto che viene da un'esplosione nel petto, che coinvolge lo stomaco, il cuore, il cervello e poi si diffonde attraverso le dita, gli occhi, i sensi e che infine ti lascia stordito, spossato, appagato. Bene, ora sapete qualcosa di me, il resto è da leggere, bontà vostra, nelle mie opere.