opera
Adolescere
categoria | Installazione |
soggetto | Figura umana |
tags | |
base | 100 cm |
altezza | 200 cm |
profondità | 5000 cm |
anno | 2018 |
“Mi sembra che il genere d’arte che mi sta a cuore sia proprio una regressione, sia un’infanzia reintegrata. Se fosse possibile riportare indietro lo sviluppo, raggiungere di nuovo l’infanzia attraverso una strada tortuosa - possederla ancora una volta, piena e illimitata -, sarebbe l’avveramento dell’epoca geniale, dei tempi messianici, che ci sono stati promessi e giurati da tutte le mitologie. Il mio ideale è maturare verso l’infanzia”. Così Bruno Shulz descriveva il suo libro, bibbia d’infanzia perduta, “Le botteghe color cannella”
“Adolescere” è una stanza privata e provata, tra la maladolescenza e les jeux d’enfants. Due bambini per la durata della mostra si guarderanno giorno e notte perdendo la dimensione di tela e acquistando quella di carne e spirito.
È in questo non-luogo che prende forma il loro canto silenzioso alla durata e il loro maturare verso l’infanzia. La distanza tra i due bambini è misurata attraverso dieci numeri al neon blu, ognuno ad indicare una stazione della “conta dei due bambini”- via crucis perversa e passionale d’iniziazione e consacramento al loro gioco.
“Adolescere” è una stanza privata e provata, tra la maladolescenza e les jeux d’enfants. Due bambini per la durata della mostra si guarderanno giorno e notte perdendo la dimensione di tela e acquistando quella di carne e spirito.
È in questo non-luogo che prende forma il loro canto silenzioso alla durata e il loro maturare verso l’infanzia. La distanza tra i due bambini è misurata attraverso dieci numeri al neon blu, ognuno ad indicare una stazione della “conta dei due bambini”- via crucis perversa e passionale d’iniziazione e consacramento al loro gioco.