opera
Block#S26
categoria | Scultura |
soggetto | Politico/Sociale, Natura, Architettura |
tags | urbano, urbanistica, paesaggio, lavoro-vita, rapporto, leggero, soffice, morbido, condominio, palazzi, casa, habitat, vita, soft, softsculpture, architettura, pianta della zona, paesaggio urbano, essenza del lavoro, edifici |
base | 90 cm |
altezza | 90 cm |
profondità | 15 cm |
anno | 2022 |
Tecnica mista
Da diversi anni esploro, attraverso vari media, il tema del cantiere nel quale si definisce un pensiero privato che tenta di raccontare e rappresentare esteticamente dinamiche universali. Le metafore architettoniche mi hanno consentito di descrivere la frattura insita nel rapporto tra uomo e natura, portandomi a capire in che modo le costruzioni abitative potessero influenzare la realtà e le nostre vite;
seguendo questa evoluzione naturale verso la valorizzazione dell'operaio e il lavoro, osservando però, come tale energia costruttiva possa vivere manifestandosi nella vita di chi abita quelle abitazioni.
In questo senso, mi sono chiesto del perché non estendere l'idea che una parte del lavoro operaio, possa avere voce nelle vite e nelle relazioni di chi abita spazi.
Da questa possibilità nasce il progetto: "VIVRE tra spazi abitativi e relazioni umane", in cui il cemento diviene il materiale che mi ha
consentito di ipostatizzare plasticamente il lavoro nel vivere. L'opera Block#S26 in se descrive questa sistematicità attraverso l'inserimento di elementi architettonici, mediante segni che richiamano sia l'ambiente urbano esterno sia allo spazio interno.
Ho inserito delle decorazioni utilizzando del tessuto, richiamando così sia la bellezza, sia al calore interno della casa e con essi la possibilità tattile di sentire l'habitat.
Da diversi anni esploro, attraverso vari media, il tema del cantiere nel quale si definisce un pensiero privato che tenta di raccontare e rappresentare esteticamente dinamiche universali. Le metafore architettoniche mi hanno consentito di descrivere la frattura insita nel rapporto tra uomo e natura, portandomi a capire in che modo le costruzioni abitative potessero influenzare la realtà e le nostre vite;
seguendo questa evoluzione naturale verso la valorizzazione dell'operaio e il lavoro, osservando però, come tale energia costruttiva possa vivere manifestandosi nella vita di chi abita quelle abitazioni.
In questo senso, mi sono chiesto del perché non estendere l'idea che una parte del lavoro operaio, possa avere voce nelle vite e nelle relazioni di chi abita spazi.
Da questa possibilità nasce il progetto: "VIVRE tra spazi abitativi e relazioni umane", in cui il cemento diviene il materiale che mi ha
consentito di ipostatizzare plasticamente il lavoro nel vivere. L'opera Block#S26 in se descrive questa sistematicità attraverso l'inserimento di elementi architettonici, mediante segni che richiamano sia l'ambiente urbano esterno sia allo spazio interno.
Ho inserito delle decorazioni utilizzando del tessuto, richiamando così sia la bellezza, sia al calore interno della casa e con essi la possibilità tattile di sentire l'habitat.