opera
Carte_trasformazioni_A3333/1444
| categoria | Altro |
| soggetto | Astratto |
| base | 200 cm |
| altezza | 200 cm |
| profondità | 0 cm |
| anno | 2018 |
Carta coreana Hanji, colori vegetali autoprodotti, ossidi
Trasformazione, dissoluzione, casualità, residuo.
Alcuni fogli di carta orientale riportano sulla loro superficie tracce, macchie, segni di colature e immersioni di colori/materia, estratti da radici o bucce o foglie di vegetali (campeggio o melograno). La carta, materia viva, sensibile, impressionabile, è capace di registrare qualunque gesto delle mani e del corpo.
I fogli di carta artigianale in fibra hanji e kozo, dalla gamma blu viola(scura) a quella ocra(chiara) a quella bruna, sono lavorati attraverso immersioni e gocciolature di colori-pigmento, la cui stesura si realizza tra casualità e gesti consapevoli.
Alcuni processi di trasformazione, ovvero contatti con ossidi e altre sostanze, modificano i colori originari che da liquidi diventano materici, da chiari diventano scuri e viceversa, trasformando anche nel tempo la loro consistenza. Dopo l’asciugatura appare l’immagine, ciò che resta, i cui segni portano in sè il residuo di azioni, sinergie, collusioni, contatti, alchimie.
Questo processo di definizione dell’immagine, è pari a quanto accade nelle formazioni cosmologiche, in cui, da ciò che resta di collusioni ed esplosioni, tra materia oscura e retroazioni energetiche, prendono forma nebulose, stelle, ammassi di galassie, buchi neri. O nella formazione di rocce in cui antichi sedimenti litificati ne tracciano l’evolversi a seguito dell’alternarsi di fasi di degradazione meteorica, erosione trasporto e sedimentazione.
Trasformazione, dissoluzione, casualità, residuo.
Alcuni fogli di carta orientale riportano sulla loro superficie tracce, macchie, segni di colature e immersioni di colori/materia, estratti da radici o bucce o foglie di vegetali (campeggio o melograno). La carta, materia viva, sensibile, impressionabile, è capace di registrare qualunque gesto delle mani e del corpo.
I fogli di carta artigianale in fibra hanji e kozo, dalla gamma blu viola(scura) a quella ocra(chiara) a quella bruna, sono lavorati attraverso immersioni e gocciolature di colori-pigmento, la cui stesura si realizza tra casualità e gesti consapevoli.
Alcuni processi di trasformazione, ovvero contatti con ossidi e altre sostanze, modificano i colori originari che da liquidi diventano materici, da chiari diventano scuri e viceversa, trasformando anche nel tempo la loro consistenza. Dopo l’asciugatura appare l’immagine, ciò che resta, i cui segni portano in sè il residuo di azioni, sinergie, collusioni, contatti, alchimie.
Questo processo di definizione dell’immagine, è pari a quanto accade nelle formazioni cosmologiche, in cui, da ciò che resta di collusioni ed esplosioni, tra materia oscura e retroazioni energetiche, prendono forma nebulose, stelle, ammassi di galassie, buchi neri. O nella formazione di rocce in cui antichi sedimenti litificati ne tracciano l’evolversi a seguito dell’alternarsi di fasi di degradazione meteorica, erosione trasporto e sedimentazione.
