opera
Clear as water [Chiaro come l’acqua]
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | |
base | 80 cm |
altezza | 120 cm |
profondità | 0 cm |
anno | 2022 |
Set di 6 bandiere in velluto cucite a mano con filo di seta, sei tubi di ferro rotondi (0.8 mm diametro), 12 pomelli dorati.
Ciascuna bandiera: 80 x 120 cm ca.
Il Marocco ha più volte manifestato il proprio interesse all’entrata nell'Unione Europea ed è stato un fedele alleato nell'azione anti-migratoria internazionale. Ciò è valso lo "status avanzato" nelle politiche di prossimità UE ma l’entrata del Regno resta scongiurata dal mancato rispetto di diritti e standard economici richiesti e dalla risolutezza - al livello di governance europea - di continuare a interpretare l’Unione entro i suoi affermati confini geografici e istituzionali.
Realizzata in occasione della residenza “Mare Magnum Nostrum” presso Fondazione Ducci, Fez, Marocco, “Clear as water” [Chiaro come l'acqua] riflette sull'inevitabile necessità di collisione di terre e culture tutt’ora tanto prossime quanto distanti. L’opera rielabora uno dei simboli primari dell'orgoglio e dell'identità nazionale: la bandiera. Sovrapponendo le bandiere di Marocco e UE possono ottenersi diverse combinazioni, a seconda della densità e dell'opacità dei colori enfatizzati. Ciò porta a simboli di identità collettive immaginarie, dove alle stelle dell’Unione si affianca la grande stella marocchina, le cui cinque punte rappresentano gli altrettanti pilastri dell’Islam. La transizione è leggibile da sinistra verso destra o all’opposto, “dal mondo al cuore”, seguendo la direzione di lettura araba. L'opera è stata realizzata in seta e velluto, tipicamente utilizzati per le bandiere più pregiate, presso la bottega dell’artigiana Fatima Zahra El Idrissi e di suo marito Ghazi Filali Driss.
Ciascuna bandiera: 80 x 120 cm ca.
Il Marocco ha più volte manifestato il proprio interesse all’entrata nell'Unione Europea ed è stato un fedele alleato nell'azione anti-migratoria internazionale. Ciò è valso lo "status avanzato" nelle politiche di prossimità UE ma l’entrata del Regno resta scongiurata dal mancato rispetto di diritti e standard economici richiesti e dalla risolutezza - al livello di governance europea - di continuare a interpretare l’Unione entro i suoi affermati confini geografici e istituzionali.
Realizzata in occasione della residenza “Mare Magnum Nostrum” presso Fondazione Ducci, Fez, Marocco, “Clear as water” [Chiaro come l'acqua] riflette sull'inevitabile necessità di collisione di terre e culture tutt’ora tanto prossime quanto distanti. L’opera rielabora uno dei simboli primari dell'orgoglio e dell'identità nazionale: la bandiera. Sovrapponendo le bandiere di Marocco e UE possono ottenersi diverse combinazioni, a seconda della densità e dell'opacità dei colori enfatizzati. Ciò porta a simboli di identità collettive immaginarie, dove alle stelle dell’Unione si affianca la grande stella marocchina, le cui cinque punte rappresentano gli altrettanti pilastri dell’Islam. La transizione è leggibile da sinistra verso destra o all’opposto, “dal mondo al cuore”, seguendo la direzione di lettura araba. L'opera è stata realizzata in seta e velluto, tipicamente utilizzati per le bandiere più pregiate, presso la bottega dell’artigiana Fatima Zahra El Idrissi e di suo marito Ghazi Filali Driss.