Corpo che desidera

opera
Corpo che desidera
categoria Video
soggetto Politico/Sociale, Figura umana
tags
minuti 12
secondi 25
anno 2023
Corpo che desidera (2023)
Video HD 12’25”
1/3

Corpo che desidera è un rituale di guarigione diviso in 3 atti sessuali che trasforma un lupo feroce in una personale libera

Simbologia, oggetti rituali e spiegazione degli atti:
• Obiettivo del rito: trasformare un lupo feroce in una persona libera.
• Il rito è stato pensato per essere diretto a un solo corpo alla volta.
• Le due figure vestite presenti durante il primo e l’ultimo atto del rito sono medium.
• La musica che cadenza il ritmo del rito in ogni suo atto e ne definisce l’atmosfera (in sostituzione del tamburo sciamanico) è musica elettronica, efficace per richiamare l’estetica del club (dove l’eccesso è concesso, dove i corpi si avvicinano, dove è possibile conoscersi insieme all’altro, dove la danza è un momento di svago e divertimento).
• Oggetti rituali/feticci:
abbigliamento e accessori da club;
tessuto in pelliccia;
rasoio elettrico;
bomboletta rivestita di tessuto in pelliccia.

Atto 1: Il lupo perde il pelo ma non il vizio
L’uomo (nudo, al suo stadio animale) viene mostrato come un lupo: un essere di cui aver paura, un animale feroce pronto a cacciare la sua preda, legittimato a seguire il così detto ISTINTO, legittimato ad essere violento se insoddisfatto. Il lupo in questione “perde il pelo” (si svuota, perde l’eccesso) “ma non il vizio” (continuerà ad essere frustrato ed insoddisfatto e a provare un desiderio insoddisfabile). L’atto della tosatura, ovvero dell’alleggerimento/svuotamento apparente per mezzo dei corpi degli altri, mostra la violenza che il patriarcato esercita interferendo nell’intimità di un rapporto, deformando quello che dovrebbe essere un rapporto sessuale sano. Infatti la sagoma dell’uomo rimane piena di pelo, rimane lupo! Allo stesso tempo, mostrando il problema, l’atto diventa terapeutico, un mezzo per prendere le distanze da una violenza eliminando l’eccesso.

Atto 2: Sono cosciente della mia libertà
A simulare una masturbazione viene agitata una bomboletta rivestita di pelo: un gesto di liberazione intima, una forma di risveglio tradotta in un’espressione pura di un godimento impossibile nella gabbia del patriarcato. Con la bomboletta viene scritto tramite uno spruzzo (un’eiaculazione): “Conosco il mio corpo? Non voglio che sia un’arma”. L’atto sessuale cessa di essere concepito come bellicoso, cessa di avere un nemico (il sesso opposto).

Atto 3: Threesome
Una danza finale, un momento collettivo di festa, di piacere condiviso.
artista
plurale
Artista, Verona
Foto del Profilo
opere simili
exibart prize N4
ideato e organizzato da exibartlab srl,
Via Placido Zurla 49b, 00176 Roma - Italy
 
web design and development by Infmedia

Sending

Accedi con le tue credenziali

oppure    

Hai dimenticato i tuoi dati?

Create Account

scopri ogni giorno le ultime notizie
nel mondo dell'arte, del cinema,
della moda e della cultura.
Inserisci la tua email e premi iscriviti.