opera
Entanglement | Ordine apparente
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale, Natura, Figura umana |
tags | |
base | 400 cm |
altezza | 150 cm |
profondità | 15 cm |
anno | 2021 |
Dalla serie Happy Family (2010) a Interior Landscape (2020) fino alle installazioni Organi Simbiotici (2020), la mia ricerca ruota intorno all’indagine delle relazioni più profonde e le connessioni naturali che intercorrono tra essere umano e il mondo naturale. Relazioni interne e interconnesse con l’esterno: eredità emotive, legami e intrecci che determinano il nostro imprinting, il nostro stato di coscienza che agisce, spesso, nell’incoscienza.
Il mio tentativo è di rendere visibile questa dinamica, mettere ordine e narrare attraverso immagini, apparentemente scollegate, una storia nel quale tento di rivelare qualcosa di riconoscibile, ben distinto e contemporaneamente sfuggente.
Lo studio curioso, attraverso il mio sguardo d’artista, della fisica quantistica si inserisce in quest’opera nel quale vi è un ordine di lettura (sinistra – destra) in una narrazione di immagini che ricorda l’intreccio.
L’entanglement (dall’inglese to entangle «impigliare, intricare», intreccio) quantistico si manifesta quando due particelle sono intrinsecamente collegate e questa unione ha effetti sul sistema fisico: qualsiasi azione o misura sulla prima ha un effetto istantaneo anche sulla seconda (e viceversa) anche se si trova a distanza.
L’installazione si presenta proprio così: immagini e oggetti sono intrinsecamente collegati e questa unione ha effetti sul sistema percettivo di chi osserva. La struttura sembra organica, ordinata e solida ma ciò che vi è contenuto è fragile e soggetto al deterioramento. Ma il legame non si manifesta solo tra le immagini interconnesse sulla parete ma tra l’opera e l’osservatore.
Accorgersi così che viviamo in un attimo, che si manifesta rapidamente e che altrettanto rapidamente svanisce: il tentativo è quello di afferrarlo, renderlo visibile e imprimerlo nella memoria.
Il mio tentativo è di rendere visibile questa dinamica, mettere ordine e narrare attraverso immagini, apparentemente scollegate, una storia nel quale tento di rivelare qualcosa di riconoscibile, ben distinto e contemporaneamente sfuggente.
Lo studio curioso, attraverso il mio sguardo d’artista, della fisica quantistica si inserisce in quest’opera nel quale vi è un ordine di lettura (sinistra – destra) in una narrazione di immagini che ricorda l’intreccio.
L’entanglement (dall’inglese to entangle «impigliare, intricare», intreccio) quantistico si manifesta quando due particelle sono intrinsecamente collegate e questa unione ha effetti sul sistema fisico: qualsiasi azione o misura sulla prima ha un effetto istantaneo anche sulla seconda (e viceversa) anche se si trova a distanza.
L’installazione si presenta proprio così: immagini e oggetti sono intrinsecamente collegati e questa unione ha effetti sul sistema percettivo di chi osserva. La struttura sembra organica, ordinata e solida ma ciò che vi è contenuto è fragile e soggetto al deterioramento. Ma il legame non si manifesta solo tra le immagini interconnesse sulla parete ma tra l’opera e l’osservatore.
Accorgersi così che viviamo in un attimo, che si manifesta rapidamente e che altrettanto rapidamente svanisce: il tentativo è quello di afferrarlo, renderlo visibile e imprimerlo nella memoria.