opera
Fomes Fomentarius
categoria | Performance |
soggetto | Natura |
tags | natura, fuoco, fungo, fomesfomentarius, ardere, bruciare |
minuti | 2 |
secondi | 13 |
anno | 2023 |
Fomes Fomentarius è un fungo lignicolo il quale si ciba della pianta che lo ospita nutrendosene man mano fino ad indurne la putrefazione, causandone la morte. Una volta che l’albero è caduto a terra, il fungo trasforma le sue abitudini alimentari: dalla condizione di parassita passa a quella di saprofita iniziando a nutrirsi della materia vegetale morta. Se dal punto di vista culturale viene visto come qualcosa di nocivo in natura funziona da selezionatore di altre specie rivestendo un ruolo ecologico importantissimo poiché è in grado di decomporre le sostanze organiche ormai morte, scomponendole in minerali che vengono restituiti al terreno. Essiccandosi si trasforma in materiale naturale che può essere impiegato per generare una fiamma con una combustione che può raggiunge temperature elevate e può durare per diverso tempo e trasportare una brace su lunghe distanza senza correre il rischio di indebolirsi o spegnersi.
A bruciare difatti, non ci vuole niente, basta un fiammifero e in un attimo tutto è cenere. È facile nella velocità, nell’invidia, nella rabbia. A bruciare sono buoni tutti, anche quelli senza fuoco. Ardere, invece, è un’altra cosa. Occorre perizia di un fuoco assistito, preparato e curato, restituito alla lentezza dei processi che assicurano i risultati. Ardere comporta una consumazione, un dispendio di energie a volte estremo. Chi è impegnato a farsi dono lo sa. Esattamente come i fungi: un dono del mondo per il mondo. Essi danno, assieme ad ogni cosa, proprio se stessi.
A bruciare difatti, non ci vuole niente, basta un fiammifero e in un attimo tutto è cenere. È facile nella velocità, nell’invidia, nella rabbia. A bruciare sono buoni tutti, anche quelli senza fuoco. Ardere, invece, è un’altra cosa. Occorre perizia di un fuoco assistito, preparato e curato, restituito alla lentezza dei processi che assicurano i risultati. Ardere comporta una consumazione, un dispendio di energie a volte estremo. Chi è impegnato a farsi dono lo sa. Esattamente come i fungi: un dono del mondo per il mondo. Essi danno, assieme ad ogni cosa, proprio se stessi.