opera
Fuori dal Trecciato
categoria | Altro |
soggetto | Politico/Sociale, Paesaggio, Figura umana, Astratto |
tags | |
base | 999 cm |
altezza | 999 cm |
profondità | 999 cm |
anno | 2015 |
Le relazioni prendono forma
di Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana Villani.
Performance partecipata e installazione, 2015-in corso.
Fuori dal Trecciato, dal 2015, è un intervento a più livelli, una micro-contaminazione di un luogo, un espediente per intrecciare conoscenze reciproche e aprire lo spazio di partenza alla città.
La partecipazione fatta di gesti normali e di intrecci di residui tessili industriali, è stata aperta a tutti.
Ospitato in vari luoghi, è cambiato nel tempo insieme ai vari tipi di persone coinvolte.
Il progetto è iniziato nella primavera 2015 dallo scambio creativo tra le tre artiste, invitate da Artforms ( http://info-artforms.tumblr.com/ ) per sviluppare un’opera d’arte site specific.
Fin dall’inizio il progetto ha attivato nuove relazioni e collaborazioni:
Valentina Lapolla, ha aderito alla macro opera d’arte con Chincaglierie (Trinket), un sofisticato sistema che trasforma in vibrazioni le registrazioni audio dell’esperienza partecipativa; il critico d’arte Matteo Innocenti ha scritto il testo dinamico Four Easy Pieces, che cambia ogni volta che il lavoro viene esposto o ri-localizzato, quindi modificato in forma e contenuto.
L’opera d’arte e il processo partecipativo rappresentano l’intenzione delle tre artiste di estendere il loro lavoro da sè verso il contesto e le persone che le circondano.
Hanno deciso di legare, intrecciare materiali e relazioni per generare una trama, fisica ed emotiva, composta da materiali di scarto e forme diverse che nel loro insieme rappresenteranno la somma di azioni, pensieri e storie delle persone coinvolte nel “fare insieme”.
La trama è stata un’azione partecipativa che ha prodotto un’installazione.
Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana Villani hanno lavorato insieme per la prima volta. Ideando un processo creativo interpersonale e spaziale di relazione per legare Interno 8 al centro della città e coinvolgere le persone in uno scambio reciproco. L’azione è durata diverse settimane durante le quali gli artisti hanno creato un’installazione realizzata con stracci e scarti, tutti materiali provenienti dalle industrie tessili locali. I partecipanti sono stati invitati a collaborare liberamente all’azione.
di Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana Villani.
Performance partecipata e installazione, 2015-in corso.
Fuori dal Trecciato, dal 2015, è un intervento a più livelli, una micro-contaminazione di un luogo, un espediente per intrecciare conoscenze reciproche e aprire lo spazio di partenza alla città.
La partecipazione fatta di gesti normali e di intrecci di residui tessili industriali, è stata aperta a tutti.
Ospitato in vari luoghi, è cambiato nel tempo insieme ai vari tipi di persone coinvolte.
Il progetto è iniziato nella primavera 2015 dallo scambio creativo tra le tre artiste, invitate da Artforms ( http://info-artforms.tumblr.com/ ) per sviluppare un’opera d’arte site specific.
Fin dall’inizio il progetto ha attivato nuove relazioni e collaborazioni:
Valentina Lapolla, ha aderito alla macro opera d’arte con Chincaglierie (Trinket), un sofisticato sistema che trasforma in vibrazioni le registrazioni audio dell’esperienza partecipativa; il critico d’arte Matteo Innocenti ha scritto il testo dinamico Four Easy Pieces, che cambia ogni volta che il lavoro viene esposto o ri-localizzato, quindi modificato in forma e contenuto.
L’opera d’arte e il processo partecipativo rappresentano l’intenzione delle tre artiste di estendere il loro lavoro da sè verso il contesto e le persone che le circondano.
Hanno deciso di legare, intrecciare materiali e relazioni per generare una trama, fisica ed emotiva, composta da materiali di scarto e forme diverse che nel loro insieme rappresenteranno la somma di azioni, pensieri e storie delle persone coinvolte nel “fare insieme”.
La trama è stata un’azione partecipativa che ha prodotto un’installazione.
Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana Villani hanno lavorato insieme per la prima volta. Ideando un processo creativo interpersonale e spaziale di relazione per legare Interno 8 al centro della città e coinvolgere le persone in uno scambio reciproco. L’azione è durata diverse settimane durante le quali gli artisti hanno creato un’installazione realizzata con stracci e scarti, tutti materiali provenienti dalle industrie tessili locali. I partecipanti sono stati invitati a collaborare liberamente all’azione.