opera
L’equazione dell’irregolare
categoria | Altro |
soggetto | Natura |
base | 31 cm |
altezza | 31 cm |
profondità | 3 cm |
anno | 2022 |
Il libro contiene 45 stampe realizzate da matrici di cortecce di pino stampate a mano e un inserto pieghevole in stampa digitale su carta giapponese Kawasaka. Il testo è stampato con caratteri mobili.
Negli ultimi anni a Roma sono stati abbattuti innumerevoli esemplari di pini domestici. Questo albero, simbolo millenario della città, ha in breve tempo dimezzato la sua presenza, tra incuria, fenomeni naturali e la mano dell’uomo.
Memoria e bellezza necessaria.
Nel 2019 ha inizio l’idea di testimoniare quanto accaduto, dopo aver visto cambiare il volto di luoghi d’affezione, in cui ho vissuto ed in cui vivo.
Questo libro è stata un’occasione per ricordare qualcosa di quegli alberi, mostrare una parte di essi, la loro pelle, che ho catalogato come un inventario di oggetti rari e preziosi .
Oltre che ricordo e memoria, ho voluto sottolineare la rigorosa forma di ciascuna corteccia che pur apparendo irregolare e sempre diversa, nell’alternarsi delle sue geometrie, segue una logica ferrea, matematica. E se, come affermava Einstein, la matematica è poesia di idee logiche, queste cortecce, la loro forma è poesia che esprime una bellezza necessaria.
Negli ultimi anni a Roma sono stati abbattuti innumerevoli esemplari di pini domestici. Questo albero, simbolo millenario della città, ha in breve tempo dimezzato la sua presenza, tra incuria, fenomeni naturali e la mano dell’uomo.
Memoria e bellezza necessaria.
Nel 2019 ha inizio l’idea di testimoniare quanto accaduto, dopo aver visto cambiare il volto di luoghi d’affezione, in cui ho vissuto ed in cui vivo.
Questo libro è stata un’occasione per ricordare qualcosa di quegli alberi, mostrare una parte di essi, la loro pelle, che ho catalogato come un inventario di oggetti rari e preziosi .
Oltre che ricordo e memoria, ho voluto sottolineare la rigorosa forma di ciascuna corteccia che pur apparendo irregolare e sempre diversa, nell’alternarsi delle sue geometrie, segue una logica ferrea, matematica. E se, come affermava Einstein, la matematica è poesia di idee logiche, queste cortecce, la loro forma è poesia che esprime una bellezza necessaria.