opera
Man In The Mirror
categoria | Fotografia |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | Traffic Lights, Semafori, Fine Art, Fotografo dei semafori, Trittico |
base | 180 cm |
altezza | 60 cm |
profondità | 2 cm |
anno | 2024 |
È il trittico conclusivo del progetto visivo “Un-Perfect”. Come nella fiaba di Biancaneve, le persone interrogano gli specchi digitali, i social media, cercando conferme su ciò che vogliono vedere. Ma uno specchio vero, uno che non controlliamo noi, potrebbe mostrarci qualcosa che ci aspettiamo. Da questa immagine imprevista possiamo imparare qualcosa di noi?
Il progetto “Un-Perfect” presentato durante la Art Week di Torino a Paratissima 2024. Il progetto visivo completo si compone di 8 fotografie, 1 trittico e 1 installazione interattiva.
Il progetto si concentra sul sé e sulla capacità di riconoscere i propri difetti come parte integrante del tutto. Il riconoscimento è il primo passo per effettuare un cambiamento, se lo si desidera, o per accettarsi così come si è.
“Le persone perfette non litigano, non mentono, non commettono errori e non esistono”, affermava Aristotele dall'alto della sua saggezza. Eppure, nella società odierna, apparire al meglio sembra essere diventato un imperativo ineludibile, l'unico modo per ottenere considerazione e accettazione.
È il risultato di un istinto primordiale di sopravvivenza che spinge l'individuo a comportarsi e ad apparire come gli altri, o meglio di loro, per integrarsi.
In un mondo parallelo, gli omini del semaforo, con i loro contorni luminosi, appaiono senza filtri né fronzoli, autentici nella loro semplicità. Riflettendo la luce che hanno dentro di sé, riescono a dare valore alla propria originalità, e questo basta per identificarli alla vista, per renderli perfetti.
Fotografia Digitale
Stampa Glicée su carta Fine Art Hahnemühle, calandrata su Di-Bond
Edizione unica – 9 stampe totali + 1 NFT + 2 AP
Certificato di autenticità
Il progetto “Un-Perfect” presentato durante la Art Week di Torino a Paratissima 2024. Il progetto visivo completo si compone di 8 fotografie, 1 trittico e 1 installazione interattiva.
Il progetto si concentra sul sé e sulla capacità di riconoscere i propri difetti come parte integrante del tutto. Il riconoscimento è il primo passo per effettuare un cambiamento, se lo si desidera, o per accettarsi così come si è.
“Le persone perfette non litigano, non mentono, non commettono errori e non esistono”, affermava Aristotele dall'alto della sua saggezza. Eppure, nella società odierna, apparire al meglio sembra essere diventato un imperativo ineludibile, l'unico modo per ottenere considerazione e accettazione.
È il risultato di un istinto primordiale di sopravvivenza che spinge l'individuo a comportarsi e ad apparire come gli altri, o meglio di loro, per integrarsi.
In un mondo parallelo, gli omini del semaforo, con i loro contorni luminosi, appaiono senza filtri né fronzoli, autentici nella loro semplicità. Riflettendo la luce che hanno dentro di sé, riescono a dare valore alla propria originalità, e questo basta per identificarli alla vista, per renderli perfetti.
Fotografia Digitale
Stampa Glicée su carta Fine Art Hahnemühle, calandrata su Di-Bond
Edizione unica – 9 stampe totali + 1 NFT + 2 AP
Certificato di autenticità