opera
Oracle Room
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | risposta, question, domanda, choice, scelta, words, parole, clippings, ritagli, magazine, riviste, site specific, room, stanza, oracoli, oracle, fragments, frammenti , reply, installazione, installation, pieno e vuoto, full and empty, respiro, breath, effimero, efemeral, trasformazione, transformation |
base | 350 cm |
altezza | 300 cm |
profondità | 350 cm |
anno | 2015 |
ritagli di riviste agganciati su pareti di rete
Installazione site specific
Spazio espositivo immaginato come corpo dentro il quale compiere il proprio viaggio di conoscenza.
Il percorso prevede dei bivi, è possibile scegliere soltanto una strada.
- Non si può ritornare sui propri passi.
Installata nello spazio centrale dell’Oratorio si San Lupo l’Oracle Room è una vera e propria stanza nella stanza dalle pareti effimere (transitorie), il cui accesso corrisponde a quello principale dello spazio espositivo.
L’Oracle Room ha una struttura cubica, le sue pareti sono costituite da una fitta rete sulla quale sono appese tramite degli ami migliaia di piccole strisce di carta, ciascuna ritagliata da una rivista in un lungo tempo dedicato alla selezione.
Ogni striscia presenta sul retro una parola o una frase, sul fronte è visibile un frammento di immagine.
Nella Oracle Room si può accedere uno alla volta, all’ingresso una luce con temporizzatore rende visibili le vibranti pareti di carta colorata, che sono state pensate come se fossero un grande dipinto ambientale, lasciando celate sul retro le scritte.
Chi decide di entrare può scegliere la propria striscia di carta, staccarla e portarla via con sé; la scritta rivelata è la risposta alla domanda che ha accompagnato ciascuno nello spazio.
L’Oracle Room è un luogo effimero, in costante mutazione, in un rapporto proporzionale al numero dei visitatori. Più persone entrano, più le pareti cartacee si riducono, lasciando trasparire mano a mano la struttura architettonica dello spazio espositivo; più l’opera diventa invisibile, più si dilata in uno spazio non definibile da confini precostituiti, in una riflessione sull’esistenza come eterno divenire.
Installazione site specific
Spazio espositivo immaginato come corpo dentro il quale compiere il proprio viaggio di conoscenza.
Il percorso prevede dei bivi, è possibile scegliere soltanto una strada.
- Non si può ritornare sui propri passi.
Installata nello spazio centrale dell’Oratorio si San Lupo l’Oracle Room è una vera e propria stanza nella stanza dalle pareti effimere (transitorie), il cui accesso corrisponde a quello principale dello spazio espositivo.
L’Oracle Room ha una struttura cubica, le sue pareti sono costituite da una fitta rete sulla quale sono appese tramite degli ami migliaia di piccole strisce di carta, ciascuna ritagliata da una rivista in un lungo tempo dedicato alla selezione.
Ogni striscia presenta sul retro una parola o una frase, sul fronte è visibile un frammento di immagine.
Nella Oracle Room si può accedere uno alla volta, all’ingresso una luce con temporizzatore rende visibili le vibranti pareti di carta colorata, che sono state pensate come se fossero un grande dipinto ambientale, lasciando celate sul retro le scritte.
Chi decide di entrare può scegliere la propria striscia di carta, staccarla e portarla via con sé; la scritta rivelata è la risposta alla domanda che ha accompagnato ciascuno nello spazio.
L’Oracle Room è un luogo effimero, in costante mutazione, in un rapporto proporzionale al numero dei visitatori. Più persone entrano, più le pareti cartacee si riducono, lasciando trasparire mano a mano la struttura architettonica dello spazio espositivo; più l’opera diventa invisibile, più si dilata in uno spazio non definibile da confini precostituiti, in una riflessione sull’esistenza come eterno divenire.