opera
Se tornassi indietro non vorrei nemmeno nascere
categoria | Installazione |
soggetto | Politico/Sociale |
tags | strappo, abbandono, memoria, cura, morte |
base | 50 cm |
altezza | 25 cm |
profondità | 21 cm |
anno | 2020 |
Se tornassi indietro non vorrei nemmeno nascere
Vino su carta, morsetti
Questo lavoro nasce in conseguenza di una serie di laboratori che sto realizzando in collaborazione con la GAMeC di Bergamo sull’elaborazione del dolore vissuto e causato dalla pandemia. È un laboratorio dedicato alle persone che hanno perso i famigliari a causa del Covid.
Il racconto e l’esperienza che vengono raccontati può essere paragonata a quella di uno strappo, improvviso e lacerante. Ognuno si aggrappa ai ricordi che aveva della persona amata. Ricordi che inevitabilmente muteranno, si affievoliranno o in alcuni casi svaniranno per sempre. Il titolo è tratto da una chiacchierata con una donna che ha perso il marito. Mi stava raccontando la sua storia lavorativa e poi, con le lacrime agli occhi, ha concluso con la frase “Se tornassi indietro, non farei più nulla, non vorrei nemmeno nascere”.
Ad oggi è un'installazione di 20 "blocchi" ma mi piacerebbe molto realizzare un’installazione più complessa composta da 100 di questi pezzi, creandola attraverso il coinvolgimento delle persone in un laboratorio.
Vino su carta, morsetti
Questo lavoro nasce in conseguenza di una serie di laboratori che sto realizzando in collaborazione con la GAMeC di Bergamo sull’elaborazione del dolore vissuto e causato dalla pandemia. È un laboratorio dedicato alle persone che hanno perso i famigliari a causa del Covid.
Il racconto e l’esperienza che vengono raccontati può essere paragonata a quella di uno strappo, improvviso e lacerante. Ognuno si aggrappa ai ricordi che aveva della persona amata. Ricordi che inevitabilmente muteranno, si affievoliranno o in alcuni casi svaniranno per sempre. Il titolo è tratto da una chiacchierata con una donna che ha perso il marito. Mi stava raccontando la sua storia lavorativa e poi, con le lacrime agli occhi, ha concluso con la frase “Se tornassi indietro, non farei più nulla, non vorrei nemmeno nascere”.
Ad oggi è un'installazione di 20 "blocchi" ma mi piacerebbe molto realizzare un’installazione più complessa composta da 100 di questi pezzi, creandola attraverso il coinvolgimento delle persone in un laboratorio.