opera
Sindoni vegetali. Ironia della sorte
categoria | Installazione |
soggetto | Natura, Astratto |
tags | |
base | 150 cm |
altezza | 270 cm |
profondità | 70 cm |
anno | 2019 |
Stampa botanica su tela | 340x150 cm (ciascuna)
Sindoni vegetali è una ricerca personale sul concetto di pelle riprendendo il mito di Marsia come simbolo dell'involucro corporeo che garantisce l'individualità, a patto di proteggere l'integrità del proprio io-pelle. Sindoni vegetali sono anche superfici in divenire sulle quali la tela ha assorbito il colore naturalmente contenuto nei semi che hanno vegetato avvolti al suo interno per nove mesi. Un continuo cambiamento cromatico, dettato dalla legge dell'impermanenza che permea l'universo, e che fa della superficie tela sua propria narrazione storica. L'ironia della sorte sono due linee fini ed orizzontali. Linee isoelettriche marine, rappresentanti l'energia
pulsionale disponibile soltanto per chi ha preservato la propria integrità. Artificiali e vere nel processo di vita di quest'opera, hanno assorbito l'acqua alta di Venezia. Un segno intrinseco, in questo sopruso visivo ed estetico, di un cambiamento climatico; inciso come ingiustizia sulla mia stessa, vera, pelle.
Sindoni vegetali è una ricerca personale sul concetto di pelle riprendendo il mito di Marsia come simbolo dell'involucro corporeo che garantisce l'individualità, a patto di proteggere l'integrità del proprio io-pelle. Sindoni vegetali sono anche superfici in divenire sulle quali la tela ha assorbito il colore naturalmente contenuto nei semi che hanno vegetato avvolti al suo interno per nove mesi. Un continuo cambiamento cromatico, dettato dalla legge dell'impermanenza che permea l'universo, e che fa della superficie tela sua propria narrazione storica. L'ironia della sorte sono due linee fini ed orizzontali. Linee isoelettriche marine, rappresentanti l'energia
pulsionale disponibile soltanto per chi ha preservato la propria integrità. Artificiali e vere nel processo di vita di quest'opera, hanno assorbito l'acqua alta di Venezia. Un segno intrinseco, in questo sopruso visivo ed estetico, di un cambiamento climatico; inciso come ingiustizia sulla mia stessa, vera, pelle.