Voce del corpo. Fame d’amore

opera
Voce del corpo. Fame d’amore
Voce del corpo. Fame d’amore
categoria Installazione
soggetto Politico/Sociale
tags anoressia, bulimia, disturbi alimentari, cibo, malattina, ceramica, vuoto
base 150 cm
altezza 80 cm
profondità 70 cm
anno 2021
Ceramica, smalti, ingobbio
basamento in ferro

Il lavoro tenta di portare all’attenzione la tematica dei disturbi alimentari. A livello concettuale, ogni piccola scultura/vaso simbolicamente rappresenta il calco del vuoto che si trova all’interno del proprio stomaco.
Quel vuoto che, per chi soffre di questa malattia, è come una voragine che si vuole riempire ma allo stesso tempo svuotare continuamente.
In alcuni libri che ho letto anni fa mentre ero in terapia si leggono alcune testimonianze di ragazze che raccontano come si sentono: “Ho bisogno di anestetizzarmi, di soffocare un dolore, e lo faccio con la bocca, come se il cibo fosse un tappo: invece di urlare la mia disperazione, chiudo la bocca con il cibo o al cibo per non dire la mia sofferenza”
e ancora:
“Mangio per vomitare tutti i pensieri che non posso contenere, pensieri che girano all’infinito senza trovare una via che liberi la mente atrofizzata dal dolore”.
In questo lavoro ho voluto porre l’attenzione al legame fra cibo/vita/ morte.
Le 9 sculture in ceramica sono state realizzate a partire dal calco in gesso dello stomaco di un bovino.
artista
Camilla Marinoni
Artista, Bergamo
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exibart prize N4
ideato e organizzato da exibartlab srl,
Via Placido Zurla 49b, 00176 Roma - Italy
 
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